mercoledì 3 giugno 2015

Meglio il burro! TV Report


Quando sulla tv nazionale va in onda uno speciale come quello dei giorni scorsi, dedicato ai falsi prodotti salutari, il consumatore si allerta e parte sul web una polemica contro la ricettazione che vede in etichetta sostanze “sospettabili”, di certo non veleni ma che non possiamo assumere tutti i giorni. Magari proprio a inizio giornata ripagando il nostro entusiasmo del mattino e la voglia di fare una scelta salutare con un prodotto che in realtà ci fa ingrassare e …“ingrassare male” come cita il titolo dello speciale.
Di brioche ai cereali e miele, quella più scelta dai consumatori attenti all’alimentazione, in autostrada se ne vendono 40 milioni ogni anno. Grazie ad un’etichetta molto chiara, scopriamo invece che quel preparato che noi pensiamo sia miele è invece soltanto l’1% di miele. E tutto il resto che cosa è?
Ce lo dice Gino Fabbri, definito anche demolition man, perché alle telecamere ha mostrato l’etichetta del suo cornetto, mostrando quanto può far bene un prodotto artigianale preparato con sole materie di elevata qualità.
 

Fabbri, il presidente AMPI, che quest’anno ha accompagnato alla vittoria la squadra italiana in qualità di presidente del Club de la Coupe du Monde de la Patisserie, sviscera dapprima la lunga lista di ingredienti della brioche di Autogrill e mostra poi quella così come dovrebbe essere per farci star tranquilli su cosa stiamo mangiando: la sua, breve, anzi ancora di più. Contro le 10 righe della prima, scrive farina 0, burro, farina integrale, latte, zucchero, latte in polvere, sale e miele di Sulla Val di Non.

Questo è il cornetto che consiglio ...a lievitazione naturale! di GianLuca Forino de La Portineria a Roma (www.laportineria.it)

Nello speciale TV vanno sotto accusa gli ingredienti e non solo il caso presentato alle telecamere. Utili gli interventi degli esperti.
Guido Perin, ecotossicologo dell’Università di Venezia, mette in guardia contro l’olio di palma, quello che ha più grassi saturi rispetto agli altri.
Pierpaolo Pavan, specialista igiene e medicina preventiva, spiega che gli alimenti che contengono farine raffinate o zuccheri semplici in alta quantità hanno una rapidità di assorbimento dello zucchero elevata con effetti negativi per l’organismo. Quando l’insulina fa sparire lo zucchero dal sangue non lo fa bruciare ma lo trasforma in grassi e l’Organizzazione Mondiale della Sanità dice chiaramente che dobbiamo ridurre al minimo l’assunzione di questo tipo di grassi. Palma, palmisto, grassi vegetali, margarina vegetale ci fanno facilmente ingrassare, accumulare grasso addominale, danneggiano le arterie e il cuore.
A questo punto diventa inevitabile la curiosità di capire cosa succede all’interno delle aziende dolciarie e soprattutto cosa fare quando scegliamo un prodotto sfuso e vorremo sapere gli ingredienti. Il diritto del consumatore si scontra con una regolamentazione poco astringente e gli esercizi dalla loro parte hanno un elenco definito Cartello Unico, che poco ci aiuta, perché riporta in forma complessiva tutti gli ingredienti non di un singolo prodotto ma di tutti quelli in vendita.
In conclusione, attenzione sempre alle etichette e a come leggerle.
Gli ingredienti vengono scritti secondo la quantità in ordine decrescente. Quindi, se in una marmellata il primo ingrediente non è la frutta scegliamo altro.
La margarina è un grasso che non esiste in natura ma deriva da un mix di oli vegetali, ha un alto livello di acidi grassi saturi e un punto di fusione più alto di quello del nostro corpo e, per questo motivo, il nostro organismo non sa come comportarsi in modo efficace per espellerlo.

 

La scelta più salutare è sempre una buona e seria pasticceria artigianale
che lavora con materie prime di elevata qualità.


Chiara Mancusi

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